sono rimasti per ore sotto le macerie e sono ancora ricoverati nella stessa stanza presso l'ospedale San Martino del capoluogo ligure
Natasha poi ricorda quel terribile 14 agosto: «Il ponte ha iniziato ad alzarsi e ho capito che stava succedendo qualcosa di bruttissimo». La coppia era diretta in Costa Azzurra per le loro vacanze, ma le cose sono andate in modo molto diverso dal previsto «Quando abbiamo finito di cadere e rotolare ci siamo detti: siamo ancora vivi, ma la nostra paura più grande era che non ci trovassero», ha spiegato la donna raccontando le loro prime impressioni dopo essersi resi conto di essere sepolti dalle macerie, «bbiamo suonato il clacson finché non si è scaricata la batteria e quando da lontano abbiamo sentito le voci dei soccorritori abbiamo iniziato ad urlare». Poi fortunatamente per loro tutto e andato per il meglio e ora sono pronti ad affrontare e celebrare la vita che hanno ancora da vivere insieme
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