Federico Cerne e la compagna Rita Giancristofaro erano diretti all’Acquario di Genova, quando la loro auto è precipitata insieme al ponte. "Mi ha detto il poliziotto che li ha salvati che lui e la compagna hanno fatto un volo di 50 metri, ce l'hanno fatta perché il ponte non è caduto in verticale ma lateralmente", ha raccontato il padre dell’uomo, Mauro Cerne. "E' affaticato, imbottito di farmaci, cerco di non stancarlo. Ieri ha parlato con la madre. E ieri sono anche andato a trovare la compagna, è un po' più grave. L'auto è distrutta, per estrarli hanno dovuto tagliare i montanti, togliere il tetto", ha spiegato.
https://www.triesteallnews.it/2018/09/0 ... ristofaro/
https://www.ilgazzettino.it/nordest/tri ... 16262.html
Dopo essere stati sottoposti a un primo intervento chirurgico, dovranno essere operati nuovamente Rita Giancristofaro e Federico Cerne, la coppia di triestini che viaggiava in auto diretta all'Acquario, rimasta coinvolta nel crollo del Ponte Morandi. Le condizioni della donna, agente immobiliare, di origini abruzzesi, sono peggiori rispetto a quelle del compagno, fisioterapista della squadra di basket triestina, Alma. Giancristofaro, infatti, ricoverata all'ospedale Galliera, ha riportato un collasso ad alcuni organi interni e non è ancora stabilizzata, ha avuto emorragie e dunque le sue condizioni di salute si sono complicate.
un commento suggerito dalla polizia:
«Mi ha detto il poliziotto che li ha salvati che lui e la compagna hanno fatto un volo di 50 metri, ce l'hanno fatta perché il ponte non è caduto in verticale ma lateralmente» spiega all'Ansa.
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