Il “suicidio” risale all’11 aprile 2016. Poche ore dopo Omar Pace (47 anni, genio dell’informatica, in servizio presso la DIA Direzione Investigativa Antimafia) avrebbe dovuto deporre in un processo, a Reggio Calabria, nel quale è imputato un ex ministro berlusconiano, il potente Claudio Scajola.
Abbiamo detto che l'operazione ponte morandi è partita qualche anno prima: mettiamo in fila alcune coincidenze di questa vicenda:
- tenente colonnello della Guardia di Finanza
- in servizio presso la DIA Direzione Investigativa Antimafia
- avrebbe dovuto deporre in un processo, a Reggio Calabria
- un imputato è Claudio Scajola, ex ministro degli interni ora sindaco di Imperia
In base a un uso distorto dei criteri di notiziabilità (questa di Omar Pace è considerata roba ormai “vecchia”), pressati da altri criteri (esempio: spaventare le persone fragili sugli sbarchi dei migranti), non più abituati (salvo eccezioni) alle fatiche del lavoro di scavo, giustificati dalla facilità estrema con cui oggi come cittadini dimentichiamo subito tutto, i media continuano a ignorare: salvo, ogni tanto, uno sprazzo come “Presa Diretta” impegnata a raccontare (“I Mammasantissima”) gli intrecci fra massonerie, mafie e – purtroppo – pezzi dello Stato e della politica.