Responsabilita’ penale dei funzionari e dipendenti pubblici

Riportiamo l’articolo 28 della costituzione, che viene prima del 32 riguardo al diritto alla salute

“I funzionari e i dipendenti dello Stato e degli enti pubblici sono direttamente responsabili, secondo le leggi penali, civili e amministrative, degli atti compiuti in violazione di DIRITTI. In tali casi la responsabilità civile si estende allo Stato e agli enti pubblici.

La parola chiave è diritti, che è generalmente interpretata come leggi, norme. riportiamo una spiegazione presa da brocardi.it

La norma in esame, esprime da un lato l’esigenza di tutela dei singoli contro i possibili abusi dei poteri pubblici, dall’altro impone al singolo dipendente pubblico di rispettare la legge nello svolgimento delle proprie funzioni. Infine, l’estensione della responsabilità del dipendente all’ente è prevista per consentire al danneggiato una maggior possibilità di ristoro, atteso che, mentre il dipendente potrebbe non essere in grado di risarcirlo, ciò non vale per un ente pubblico.

Ma allora perche’ nell’articolo 28 non è stato scritto legge come viene fatto ad esempio nello stesso articolo 32? perche’ sarebbe risultato un inutile doppione e quindi il termine diritti ha un altra spiegazione.

L’interpretazione è che un funzionario pubblico è direttamente responsabile dei suoi atti, ancorche’ autorizzati da leggi dello stato, che ledono i diritti fondamentali della costituzione.

Questa interpretazione appare la piu’ sensata, prevista dai costituenti come difesa ad una legislazione ordinaria (parlamento e governo) in contrasto con i diritti costituzionali. Una difesa a disposizione sia dei cittadini ma soprattutto a garanzia degli stessi funzionari pubblici che potrebbero rifiutarsi di applicare norme che ledono appunto i diritti costituzionali.

a questo proposito sembra molto sensato il volantino destinato a funzionari di polizia e militari da parte di un sindacato di categoria http://www.sindacatosupu.it/volantino-a-tutela-degli-operatori-di-polizia-e-dei-militari/

Ci si trova nella situazione che potenzialmente centinaia di migliaia di funzionari pubblici siano colpevoli tanto quanto e forse di piu’ dei parlamentari (coperti da altre garanzie) per i loro atti in violazione di diritti (anche a causa di una cattiva educazione civica e cultura giuridica) e si auspica quindi ad una loro presa di coscienza e iniziative per riportare nel giusto solco democratico gli eventi (favorendo quindi l’eliminazione delle limitazioni e dello stato di emergenza, fare in modo che la gente si possa radunare e confrontare, fare in modo che anche le informazioni di altri punti di vista o di altri dati abbiano il giusto spazio nell’informazione nazionale, fare in modo di garantire la trasparenza e accesso ai meccanismo politici per scongiurare manipolazioni e imbrogli anche digitali) prima che la maggioranza delle persone si accorga ed inizi ad usare questa interpretazione dell’art.28 come collante di una resistenza civile in contrapposizione a legislazioni incostituzionali.

I cittadini sapranno comprendere tanto prima e spontaneamente i singoli funzionari che cambieranno atteggiamento e apprezzare maggiormente quelli che nel loro cambiamento subiranno o andranno incontro a rischi sia lavorativi che di isolamento. Troppo facile cambiare atteggiamento quando il vento è gia’ cambiato.

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