Il piano

Abbiamo rielaborato la timeline di un precedente articolo (http://ipotesidilavoro.altervista.org/blog/?p=27) sovrapponendo agli eventi i grafici della mortalita’ effettiva sia del 2020 ma anche del 2017 cosi’ da avere un confronto immediato.

clicca per ingrandire: http://ipotesidilavoro.altervista.org/blog/wp-content/uploads/2020/06/piano.jpg

Il numero dei decessi non aumenta fino a quando il parlamento non converte in legge il decreto che da sostanzalmente carta bianca al presidente del consiglio e al suo braccio operativo della protezione civile nel comprimere le liberta’ costituzionali.

Fino ai primi di marzo non vi era nessuna condizione oggettiva che giustificasse la chiusura delle scuole o il “divieto” di circolazione (con tanto di obbligo di autodichiarazione). Le misure hanno prodotto una paralisi generale e uno stop dei movimenti (le citta’ erano deserte) che non consentivano un controllo di quello che stava succedendo negli ospedali, nelle case di riposo, nei cimiteri e che coincide con l’inizio dell’aumento dei morti.

Bisogna essere piu’ espliciti? Omicidi di stato, come sembrano indicare i trasporti militari verso le cremazioni durante tutto il periodo di aumento della mortalita’.

Un colpo di stato con la complicita’ di governo, parlamento, istituzioni , militari, mondo scientifico e accademico, dell’informazione, religioso, imprenditoriale e anche con un ruolo non indifferente dei sindacati, tesi a richiedere supporto finanziario invece di indagare a monte.

A dimostrazione che la finanza riesce a controllare ogni livello della societa’, basta che ad ognuno arrivi la sua parte di denaro.

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