La seconda Ondata

Molti politici e scienziati mettono in guardia sulla possibilita’ di una seconda ondata di contagi da Covid19, avvisando le persone di ritenerle responsabili se cio’ accadesse, soprattutto alcune categorie e attivita’, come i giovani e la movida (ricorda tanto i tempi dell’AIDS).

Vi invitiamo a leggere la storiella qui pubblicata: http://ipotesidilavoro.altervista.org/blog/?page_id=11

Grazie alla ultima pubblicazione dell’ISTAT sui decessi in Italia abbiamo elaborato dei grafici con l’andamento della mortalita’ giornaliera per regione, confrontando i dati del 2020 non con una media ma con un anno in particolare, il 2017.

Iniziamo con l’illustrare quello relativo alla Toscana:

La curva Blu identifica i decessi del 2017, quella rossa del 2020 (fino al 30 aprile) e quella verde i casi di decessi per covid comunicati dalla protezione civile.

Come si puo’ vedere l’aumento di decessi registrati a marzo e aprile è comparabile (se non inferiore) all’aumento di decessi registrato alla fine 2016 inizio 2017, dove si sono registrati picchi giornalieri addirittura superiori. Per ricordare ancora una volta come manchino oggettivamenti i presupposti per aver dichiarato una emergenza delle proporzioni attuate.

La parte che ci interessa analizzare è pero’ quella relativa al periodo fine luglio, meta’ agosto 2017: C’e’ stato un aumento di mortalita’ importante, della stessa ampiezza (limitata nel tempo) di quella associata all’emergenza covid! Probabilmente, come le morti di fine anno, anche queste sono legate alla temperatura (piu’ freddo d’inverno, piu’ caldo in estate) che colpiscono le persone anziane che hanno meno difese (soprattutto se con patologie).

Ma come non pensare a politici senza scrupoli che ne vogliano attribuire le cause ad un riaffioramento del virus? con tutte le conseguenza legislative ..

Riportiamo i grafici di altre regioni per far vedere che è un fenomeno generalizzato, soprattutto legato ad alcuni anni (ma non infrequente).

Nelle Marche il picco estivo del 2017 è stato superiore a quello invernale e, nuovamente, confrontabile con l’ampiezza del periodo covid 2020.

Ma andiamo a vedere il Piemonte…

Il picco estivo del 2017 è stato relativamente contenuto ma andando a guardare il 2019 (il grafico riporta erroneamente la scritta 2018) si osservano 2 picchi: uno piu’ contenuto a fine luglio ma uno importante addirittura da fine giugno! e ci stiamo arrivando ..

Riportiamo anche altre regioni con relativi picchi estivi:

Tenetelo in considerazione

continua….

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